Costantino Kavafis
1863 - 1933

Candele
Stanno i giorni futuri innanzi a noi 
come una fila di candele accese -
dorate, calde, e vivide.

Restano indietro i giorni del passato,
penosa riga di candele spente:
le più vicine danno fumo ancora, 
fredde, disfatte, e storte.

Non le voglio vedere: m’accora il loro aspetto,
la memoria m’accora del loro antico lume.
E guardo avanti le candele accese.

Non mi voglio voltare, ch’io non scorga in un brivido,
come s’allunga presto la tenebrosa riga, 
come crescono presto le mie candele spente.


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